Cucinare con i propri figli: imparare divertendosi

 

Anche quando abbiamo l’impressione che stiano semplicemente giocando o dedicandosi al puro intrattenimento, le attività nelle quali i bambini in età scolare investono il proprio tempo faranno inevitabilmente parte del loro percorso di crescita.

Il centro della questione non è infatti l’attività in sé, ma piuttosto la fase della vita che stanno attraversando, in cui ogni gesto ed osservazione diventa un’occasione per imparare qualcosa di nuovo o per nutrire la loro fervida immaginazione.

Il tempo libero è quindi un ingrediente fondamentale della dieta educativa dei bambini, perché qualsiasi passatempo è un’opportunità per stimolare nuovi pensieri e capacità.

Tempo di qualità

Passare del tempo di qualità con i propri figli è quindi molto importante, anche perché la cura e l’attenzione che dedichiamo loro quando sono ancora piccoli resteranno indelebilmente impresse nella memoria emotiva che avranno del nostro rapporto con loro, che a sua volta si riverserà nella loro capacità di costruire relazioni significative e di dedicarsi ad attività costruttive.

Per i figli non ancora adolescenti, infatti, i genitori sono una vera e propria finestra sul mondo che può guidarli nella scoperta di passatempi e hobby a cui da soli non avrebbero la possibilità di accedere.

Oltre all’utilità per i figli, poi, queste sono belle occasioni anche per i genitori di riscoprire la gioia di stare insieme al di là dei consueti impegni di vita quotidiana, in cui spesso i momenti di divertimento o di dialogo sono relegati a ritagli di tempo nel mezzo di una serie di oneri più o meno ingombranti.

In cucina tra valori e soddisfazioni

In questo senso, un’attività perfetta per imparare divertendosi e che unisce l’utile al dilettevole è quella di cucinare qualcosa insieme. In questo modo possiamo insegnare ai nostri figli una innumerevole quantità di valori che come adulti diamo per scontati, come l’autonomia, il valore del cibo, l’importanza dell’utilizzo di ingredienti genuini e di una dieta sana ed equilibrata. Inoltre, la soddisfazione che deriva dal rapporto tra impegno e risultato nel caso di una ricetta è davvero immediato: ho faticato per cucinare una pietanza, e appena pronta ne posso godere e condividere la gioia del mio risultato insieme ai genitori e ai fratelli, dando anche un contributo alle attività domestiche.

Quale ricetta?

Per decidere a quale ricetta dedicarsi, vale la pena fare alcune considerazioni. Prima di tutto, per sottolineare l’aspetto premiante, è bene decidere insieme che piatto cucinare: ad esempio, probabilmente un bambino sarà più invogliato a cucinare un dolce piuttosto che un minestrone. In questo senso, però, è anche importante scegliere un dolce che sia sì goloso, ma anche sano, per trasmettere attenzione nei confronti della propria alimentazione e per fare sì che questo piatto possa diventare una buona abitudine da ripetere senza troppi pensieri. Un dolce a base di frutta, ad esempio, farà al caso nostro.

Infine, perché per il bambino l’esperienza sia particolarmente soddisfacente, conviene scegliere una ricetta adatta alla sua età, in modo che possa avere l’impressione di stare quasi cucinando da solo. Preparare un piatto troppo elaborato, infatti, potrebbe addirittura sortire l’effetto contrario, provocando noia e frustrazione.

Ecco due idee perfette per iniziare subito!

Banana bread

Una ricetta ideale è sicuramente il banana bread: schiacciare le banane con la forchetta, mescolare gli ingredienti, versare il contenuto nello stampo da plum-cake sono tutti gesti che possono essere portati avanti senza problemi anche da bambini molto piccoli. Con un’attenta supervisione, poi, possiamo addirittura azzardare l’ipotesi di coinvolgerli nella verifica dello stato di cottura attraverso la prova dello stuzzicadenti: un momento che un bambino piccolo ricorderà senz’altro con emozione. Infine, più le banane sono marroni, più il nostro banana bread sarà dolce e gustoso – un’ottima occasione per spiegare ai bambini il processo di maturazione della frutta e l’importanza di non buttare via il cibo.

Crostata di fragole

Per bambini un po’ più grandi, un dolce ideale è la crostata di fragole. Le fragole infatti, per il loro aspetto unico e per il colore acceso, sono da sempre sinonimo di festa. Cucinare una crostata richiede diversi passaggi: la preparazione della pastafrolla, quella della crema, quella delle fragole. È quindi un’ottima occasione per insegnare un aspetto fondamentale, in cucina così come nella vita, ossia l’organizzazione del tempo. Chiediamo a nostro figlio di scrivere con carta e penna tutti i passaggi e aiutiamolo a metterli in ordine di priorità: ancor più che una ricetta, gli staremo insegnando un metodo. Mentre cuciniamo la crema – un passaggio troppo delicato per un bambino –, lasciamogli la responsabilità dell’impasto della pastafrolla: un’attività semplice e divertente che non richiede la nostra supervisione, e che gli lascerà l’impressione di aver agito in completa autonomia.